Meccano, bral, amilac, condor, costruttore meccanico

 La quinta ed ultima vera serie, anni novanta - duemila

 

Con questa serie Bral cambio’ ragione sociale (non piu’ Bral, ma Bres) e le scatole furono caratterizzate dal prefisso “bral system” seguito dal numero

di scatola.  Sempre con questa serie l’azienda opero’ una lodevole forma di trasparenza  mettendo su ogni scatola, oltre ai disegni di modelli realmente costruibili, anche  l’inventario della scatola stessa.

 

La serie era caratterizzata da pezzi di ottima fattura,

da libretti scarni ma con modelli in parte nuovi inseriti pero’ in scatole di scarsa fruibilita’ e scadente qualita’. Sia le scatole in legno (la 7, 8 e 9) che le scatole in cartone (dalla 2 alla 6) contenevano vassoi in plastica

termoformata che si rompevano facilmente divenendo ben presto inutilizzabili.

 

Le scatole in cartone prevedevano che i vassoi venissero estratti come se fossero dei cassetti e questo sistema portava, inevitabilmente, alla loro rottura.

Anche il contenuto non era particolarmente ricco in termini di numero di pezzi e alcuni dei modelli presenti nei libretti prevedevano la loro piegatura, con conseguente irrecuperabile danneggiamento.

 

Cio’ nonostante i  modelli che si potevano costruire erano interessanti e offrivano ai ragazzi importanti nozioni di meccanica elementare. Ogni scatola era anche arricchita da una serie di sticker, da utilizzare per ornare i modellini. Erano previste ben quattro tipologie di viti, sempre con il passo inglese ma di diverse lunghezze, ed i dadi non erano piu’ quadrati ma esagonali, meno “pungenti” quindi dei dadi delle precedenti scatole. I libretti, fino alla scatola 6 non avevano piu’ la classica forma a libro ma erano formati da una brochure ripiegata in quattro, (in pratica

otto facciate) nella quale trovavano posto una quindicina di modelli. Dalla scatola 7 in poi erano presenti anche dei veri libretti che pero’ erano i medesimi libretti previsti per le scatole di pari numero della precedente serie.

 

Nelle scatole piu’ recenti della serie  213x le viti avevano la filettatura decimale (4MA) anziche’ la filettatura imperiale inglese (whitwort).  In ogni confezione erano pero’ presenti anche alcune viti con filettatura inglese, da utilizzarsi esclusivamente per il blocco dei mozzi di ruote, ingranaggi e piu’ in generale dei pezzi dotati di mozzo di fissaggio.

 

Questa serie si evolse solo come nome delle scatole e per la comparsa di un motore elettrico e dei relativi accessori.

Le scatole motorizzate contenevano anche una ulteriore brochure con note sull’uso dei componenti elettrici e sulla costruzione di alcuni modelli motorizzati (per aprire le brochure cliccare sulle immagini a fianco della descrizione dei motori – vedi sopra) .  Sempre nelle scatole motorizzate era presente una piastra bordata (la piastra  base) che, per ragione di isolamento elettrico, era di plastica anziche’ di metallo.

 

Questa la tabella di correlazione tra i nomi delle scatole che si sono succedute nel tempo mantenendo  inalterati sia il contenuto che il libretto.

Bral system x

Bral x00

Bral  4x0 (motorizzata)

Bral 213x

(motorizzata)

Bral system 2 - ICM2

Bral system 3 - ICM3

Bral system 4 - ICM4

Bral system 5 - ICM5

Bral system 6 - ICM6

Bral system 7 - ICM7

Bral system 8 - ICM8

Bral system 9 - ICM9

Bral 300

Bral 400

Bral 500

Bral 600

450

460

470

480

2021 (*)

2130

2131

2132

2133

2241

2242

2243

 (*) in questa scatola non era presente il motore elettrico

 

 

I  motori elettrici

 

Il motore A 100

 

Il motore elettrico in dotazione alle scatole fino alla 6 era alimentato da due pile di tipo AA e gli accessori erano, essenzialmente:

·      due staffe di sostegno del motore

·      un contenitore per le pile

·      una ulteriore puleggia piccola

·      un ulteriore disco da 8 fori con mozzo

·      due squadrette doppie, utilizzate per  fissare il pacco di alimentazione

·      un elastico

·      quattro viti e quattro dadi in ottone

·      un centinaio di rondelle, utilizzate come morsetti per i fili elettrici

 

 

 

 

 

Il motore A 200

 

Nelle scatole motorizzate alte e cioe’ nella 2241, 2241 e 2243 il motore elettrico era dotato di un riduttore e di una serie di ingranaggi in plastica (dall’utilizzo piuttosto laborioso) che consentivano di modificare la velocita’ del perno in uscita. 

 

 

 

 

 

Gli Ingranaggi

 

Nelle scatole alte e cioe’ dalla system7 in su, la documentazione a corredo comprendeva anche un libretto con alcune indicazioni sull’utilizzo degli ingranaggi e sui meccanismi costruibili. Per aprire il libretto cliccare sull’immagine a lato.

 

 

Bral System 2 – Bral 300 – Bral 450 – Bral 2021

 

Era una scatola con pochi pezzi ma conteneva

quattro ruote con le quali si potevano costruire modelli mobili. Il libretto proponeva le foto di una quindicina di modelli, tra i quali  perfino una piccola locomotiva. Purtroppo i modelli piu’ belli prevedevano la piegatura dei pezzi e  questo li rendeva precocemente inutilizzabili. Era composta da 28 tipologie di pezzi per quasi 140 unita’, di cui circa la

 

image005

meta’ di minuteria (viti, dadi e fermagli)  e costava, a meta’ anni novanta, l’equivalente  di circa 25 euro. 

Foto scatola

libretto

Elenco pezzi

Alcuni modelli costruibili

 

 

Bral System 3 – Bral 400 - Bral 460 – Bral 2130

 

 

Sempre pochi pezzi, ma rispetto alla precedente scatola conteneva la piastra base da 11 x 5 fori e le ruote gommate, con le quali si potevano costruire svariati modelli mobili e sperimentare qualche elementare principio di meccanica. Il libretto oltre ai modelli della scatola precedente, offriva una decina di ulteriori

modelli, tra i quali  una gru ed un autocarro con cassone ribaltabile. Era composta da 32 tipologie di pezzi per oltre 170  unita’, di cui circa la meta’ di minuteria (viti, dadi e fermagli)  e costava, a meta’ anni 90, l’equivalente di circa 35 euro.

 

Foto scatola

libretto

Elenco pezzi

Alcuni modelli costruibili

 

 

 

Bral System 4 – Bral 500 – Bral 470 - Bral 2131

 

Era una scatola con pezzi tipologicamente ben distribuiti e con la

fondamentale presenza di due dischi con mozzo, mediante i quali si riusciva a dare stabilita’ ai modelli che prevedevano piattaforme girevoli. Era composta da 35 tipologie di pezzi, per poco piu’ di 200 unita’, di cui circa la meta’ di minuteria (viti, dadi e fermagli)  e costava, a meta’ anni novanta, l’equivalente  di circa 45 euro

  

Foto scatola

libretto

Elenco pezzi

Alcuni modelli costruibili

 

 

Bral System 5 – Bral 600 – Bral 480 – Bral 2132

 

Era una scatola lontana dai fasti della scatola 5 degli anni cinquanta ma come nella precedente System 4 i pezzi, ancorche’ numericamente

scarsi, erano di una soddisfacente tipologia, nel senso che consentivano la costruzione di modelli anche meccanicamente complessi. La presenza di due ingranaggi, di una catena di trasmissione e di una abbondante dotazione di pulegge consentiva di sperimentare diverse forme di trasmissione del moto. Era

composta da 43 tipologie di pezzi per poco meno di  260 unita’, di cui circa la meta’ di minuteria (viti, dadi e fermagli) e costava, a meta’ anni novanta, l’equivalente di circa 60 euro.

  

Foto scatola

libretto

Elenco pezzi

Alcuni modelli costruibili

 

 

Bral System 6 - Bral 2133

 

Era una scatola interessante, con una discreta varieta’ e quantita’ di pezzi, destinata a ragazzi con capacita’ manuali e immaginazione. Purtroppo la scatola non ebbe il successo che avrebbe meritato ed ora e’ piuttosto rara da trovare. 

Era paragonabile alla scatola 4 della seconda serie che fu, ai tempi, una scatola di successo. Purtroppo il libretto, pur interessante e con parecchi nuovi modelli non prevedeva l’utilizzo di tutti i tipi di pezzi disponibili.  Conteneva 54 tipologie di pezzi, per piu’ di

390 unita’, di cui circa la meta’ di minuteria. Costava, a meta’ anni novanta, l’equivalente di poco piu’ di 80 euro, una cifra importante ma adeguata alla varieta’, qualita’ e quantita’ di pezzi. 

 

Foto scatola

libretto

Elenco pezzi

Alcuni modelli costruibili

 

 

 

Bral System 7 – Bral 2241

 

Con questa scatola e con le successive Bral miglioro’ notevolmente il contenuto con pezzi che per varieta’, numerosita’ e qualita’ ricordavano molto da vicino le 

scatole della seconda e terza serie. Il libretto pero’ era inadeguato alla importanza della scatola. Era composto da poche pagine e conteneva modelli ripresi dai vecchi libretti oppure, se nuovi, di sconcertante semplicita’ ed ingenuita’. In questa scatola erano presenti alcuni ingranaggi a denti fini e nella 2241 il nuovo motore A200 dotato di

un riduttore ad ingranaggi mobili. Era composta da 716 pezzi di 114 tipologie e costava, a meta’ anni 90, poco piu’ di 500.000 lire, pari a circa 270 euro del 2021. 

 

Foto scatola

libretto

Elenco pezzi

Alcuni modelli costruibili